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Il Briard? standard, documentazione

  • Standard della razza in francese, dal sito francese del Club dei Briard

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  • Standard della razza in Italiano, dal sito dell’ENCI 

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  • La pagina ENCI dedicata ai Pastori di Brie 

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IL BRIARD: ORIGINI

Il cane da Pastore della Brie, detto BRIARD, ha origini molto antiche, che si possono far risalire al “ cane delle torbiere “. Ne parla nel XIII secolo Albéric Marie de Trois Fontaines, nella sua cronaca. Sembra fosse la testa di un Briard quella scolpita su uno scudo della chiesa di Mont didier purtroppo andata distrutta nel 1914, in ricordo di un cane leggendario che si dice abbia vittoriosamente combattuto, in regolare duello, contro l’assassino del suo padrone, nel 1371. Delle stampe antiche rappresentano un cane per vari aspetti rassomigliante al Briard quale noi oggi conosciamo. La denominazione di “ cane di Brie “ appare per la prima volta nel 1809, nel “ Corso di Agricoltura “ dell’Abate Rozier. Nel 1863, alla prima esposizione di Parigi, furono presentati dei soggetti di tipo Briard, e la cagna di nome “ Charmante “ fu classificata prima fra i pastori esposti. Nel 1888 P. Megnin comincia a fare la distinzione fra il pastore francese a pelo raso e quello a pelo lungo, identificando in quest’ultimo il pastore di Brie, di cui descrive origini e caratteristiche. Infine, nel 1897, la descrizione ufficiale della razza fu definita nel primo standard redatto dal Club Francese del Cane da Pastore, ponendo termine alla selezione empirica sino ad allora attuata. In seguito, fu progressivamente abbandonata la varietà a pelo lanoso, e prevalse quella a pelo di capra, più corrispondente alle necessità di utilizzazione e di più facile manutenzione. Il lavoro degli allevatori e degli amatori, incoraggiati dall’entusiasmo dimostrato dai cinofili per questa razza da alcuni decenni, ha dato luogo a delle modifiche del suo aspetto generale per arrivare al cane del tipo attuale, da noi conosciuto.

NOTIZIE GENERALI

Il Briard è un cane rustico, di taglia piuttosto grande, molto elegante e armonioso. Il suo corpo, solidamente strutturato, è protetto da un adeguato sottopelo lanoso, e ricoperto da un pelo lungo e abbondante, simile per consistenza al pelo di capra. Il suo aspetto caratteristico gli deriva non solo dal mantello nero, fulvo o grigio, ma anche dalla testa possente e portata con fierezza, ed i cui peli formano delle sopracciglia che velano lo sguardo, dei baffi e una barba. I suoi grandi occhi scuri esprimono una infinita tenerezza. Egualmente molto caratteristica è la sua andatura: sciolta e leggera, essa è sinuosa, quasi felina, e del tutto particolare. Indubbiamente, da un punto di vista estetico, il Briard è uno dei più bei cani che si possono vedere; ma anche sotto l’aspetto delle doti morali il suo carattere racchiude una eccezionale ricchezza di qualità: la forza, il coraggio, la lealtà, la tenerezza e l’umiltà. Ma ciò che lo distingue maggiormente è la sua grande sensibilità e la sua docilità, il dono quasi divinatorio di ” far piacere”. Se trattato con amore e calma, sa essere un ausiliare prezioso e un amico affascinante, devoto sino alla morte. È astuto, pieno di risorse e di iniziativa , e di lunga memoria. Rimarchevoli le sue attitudini naturali. Destinato da tempi immemorabili alla guardia e alla condotta delle la greggi e del bestiame in genere, si dimostra tuttora eccellente per questi compiti. Tuttavia si è anche adattato, quasi con naturalezza, a divenire custode dei bambini; e in genere a tutte le altre funzioni che oggi gli si possono richiedere: guardia, difesa e polizia, protezione civile (ricerca e salvataggio: valanghe, terremoti, ecc.). L’addestramento può essere iniziato sin dalla giovane età, in genere attorno agli otto mesi: le esercitazioni potranno spesso compensare una vita troppo sedentaria. Il Briard non è un cane da salotto; tuttavia egli adora la vita di famiglia. Da sempre cane rustico, il Briard è robusto e di ottima salute. La sua manutenzione è facile: per mantenerlo in perfette condizioni, basta una buona spazzolata ogni dieci quindici giorni. Non richiede alcuna toelettatura, e non va mai lavato, salvo in casi eccezionali (il suo pelo non è soggetto a mute periodiche; non emana odore sgradevole). È di buon appetito, ma si accontenta di una alimentazione ben equilibrata e non ricercata.